Marco Ballotta (Lazio)
Marco Ballotta (Lazio)
Marco Ballotta (Lazio)

L’uomo copertina è Marco Ballotta. A 43 anni e 168 giorni, il portiere della Lazio è il giocatore più anziano di sempre ad aver disputato un incontro di Champions League. Nella sfida a porte chiuse, disputata allo stadio Karaiskakis di Atene e che ha visto la Lazio pareggiare 1-1 con i greci dell’Olympiakos, l’estremo difensore biancoceleste ha superato il record detenuto da Billy Costacurta che la scorsa stagione era sceso in campo a 40 anni e 211 giorni sempre contro una squadra greca, in quel caso l’Aek Atene. Per Ballotta la consapevolezza che, da questo momento in poi, ogni presenza sarà un nuovo primato.

Altri veterani della Champions league sono i norvegesi del Rosemborg che hanno scelto proprio il Chelsea di Mourinho, specialista nel neutralizzare gli avversari, per dare una lezione di calcio difensivo e mettere a segno la sorpresa della giornata. I norvegesi, solo una vittoria nelle ultime 24 gare nella massima competizione continentale, sono passati in vantaggio a Stamford Bridge al 24′ con un gol di Mikka Koppinen che da distanza ravvicinata anticipava Cech, deviando un cross dalla sinistra di Sapara. A Shevchenko l’onore di finalizzare al 53′ l’assalto del Chelsea – monocorde e sfortunato (tre pali) – con una bella girata di testa su perfetto cross di Malouda. Nell’altra sfida del gruppo B il Valencia ha espugnato lo splendido stadio dello Schalke 04 con un gol di David Villa. Attaccare incessantemente senza pungere serve a poco e i tedeschi, dopo questa sconfitta, dovranno fare tesoro di questa lezione.

Nessuna sorpresa a San Siro dove i rossoneri campioni in carica hanno sbriciolato in 45 minuti il Benfica dell’applauditissimo ma non rimpianto ex Rui Costa. Pirlo e Kaka hanno messo in scacco l’intero centrocampo avversario, ridimensionando parecchio le ambizioni dei portoghesi. Il Milan in Champions league dà il meglio di sé e la sfida col Benfica lo ha confermato. Il palcoscenico europeo è la dimensione naturale della squadra di Ancelotti che in queste occasioni mostra un’autorità e una naturalezza uniche. Ciliegina sulla torta il sessantesimo gol di Inzaghi nelle coppe europee, arrivato al termine di un contropiede da proiettare nelle scuole calcio orchestrato da Kakà e Pirlo. Nell’altra partita del girone lo Shakhtar Donetz di Lucarelli (suo il secondo gol) ha superato 2-0 il Celtic Glasgow. Per gli scozzesi, eliminati lo scorso anno proprio dal Milan negli ottavi di finale, un esordio decisamente negativo e che rischia di compromettere le chances di raggiungere il secondo posto del girone. Il primo è già assegnato.

Chi sta cercando di ritornare ai livelli di un tempo è il Real Madrid di Schuster. Messo da parte il conservatorismo tattico di Fabio Capello, il nuovo tecnico delle merengues sta riportando il calcio offensivo al Bernabeu. Contro il Werder Brema il Real è passato in vantaggio con Raul al 16′ ma è stato raggiunto sul pari un minuto dopo da Sanogo. Per ammissione dello stesso Schuster sulla difesa c’è ancora parecchio da lavorare ma il Bernabeu sembra gradire questi rischi. Il gol vittoria di Van Nistelrooy (il cinquantesimo per lui in Champions) è arrivato solo al 74′ ma lo stadio non ha mai smesso di incitare Guti e compagni. “Il Real ha meritato. Loro cercano e creano spazi dove inserirsi. Lo sapevamo, siamo stati bravi a limitarli ma non abbastanza da evitare il 2-1” è l’onesto commento dell’allenatore del Werder Thomas Schaaf, cui non è bastato il solito grande Diego.

Nel gruppo A il Marsiglia rilancia le sue ambizioni mettendo ko il Besiktas con un 2-0 maturato nei minuti finali. Un gol in mischia di Rodriguez al 76′ e un contropiede a tempo scaduto di Cissé mettono il sigillo su una gara che i turchi avevano controllato senza particolari affanni. Un girone che si preannuncia equilibrato, con il Porto che blocca sull’1-1 il Liverpool. I finalisti della scorsa edizione, in svantaggio dopo otto minuti grazie al rigore trasformato da Lucho Gonzales, raggiungono il pareggio con Kuyt già al 17′, ma da quel momento in poi gli inglesi lasciano la scena ai padroni di casa. L’inferiorità numerica dei reds, causata dall’espulsione di Pennant al 58′ per un’entrata scomposta su Fucile, è una scusante un po’ debole. Ben prima di allora la squadra di Benitez aveva smesso di creare problemi a Nuno. Se le cose non cambiano il gruppo A si candida di diritto alla palma del più noioso. LECHAMPIONS EUROPA

Champions League 2007-08 – Prima giornata fase a gironi (A-B-C-D)

Gruppo A
Porto-Liverpool 1-1
Marsiglia-Besiktas 2-0

Gruppo B
Chelsea-Rosenborg 1-1
Schalke-Valencia 0-1

Gruppo C
Olympiakos-Lazio 1-1
Real Madrid-Werder Brema 2-1

Gruppo D
Milan-Benfica 2-1
Shakhtar Donetsk-Celtic Glasgow 2-0

I tabellini delle italiane

MILAN–BENFICA 2-1 (2-0)
Milan: Dida; Oddo, Nesta, Kaladze, Jankulovski; Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Seedorf (75’ Emerson); Kaka; Inzaghi (84’ Gilardino). All. Ancelotti
Benfica: Quim; Luis Felipe, Edcarlos, Miguel Vitor (73’ Binya), Leo; Maxi Pereira, Katsouranis, Cristian Rodriguez, Di Maria, Rui Costa (87’ Nuno Assis); Cardozo (63’ Nuno Gomes) All. Camacho
Arbitro: Riley (Regno Unito)
Reti: Pirlo (M) al 9′, Inzaghi (M) al 23′, Nuno Gomes (B) al 90′

OLYMPIAKOS-LAZIO 1-1 (0-0)
Olympiakos: Nikopolidis; Patsatzoglou (85′ Kovacevic), Antzas, Zewlakow, Domi; Torossidis, Ledesma, Stoltidis; Galletti, Djordjevic; Lua Lua. All. Lemonis
Lazio: Ballotta; De Silvestri (80′ Scaloni), Stendardo, Cribari, Zauri; Mudingayi, Ledesma, Manfredini (69′ Del Nero); Mauri (60′ Mutarelli); Rocchi, Pandev. All. Rossi
Arbitro: Eric Braamhaar (Olanda)
Reti: Galletti (O) al 10′, Zauri (L) al 77′

©LECHAMPIONS.it. Tutti i diritti riservati/All rights reserved.

, , , ,